Protagonista vs. Comparsa Power Tool Feature Simona Carnevale

Protagonista vs. Comparsa

A Coaching Power Tool By Simona Carnevale, Happiness Coach, ITALY

Protagonista vs. Comparsa Power Tool Feature Simona Carnevale

Protagonista vs. Comparsa: Su il sipario!

Visualizza quel momento carico di emozione in cui tu sei dietro al sipario del teatro, nell’oscurità, pronto ad entrare in scena e a salire sul palcoscenico della tua vita.

La platea rappresenta l’insieme dei tuoi progetti più ambiziosi, delle tue aspirazioni più profonde, nonché il sentiero verso la felicità che desideri per te. Ogni sguardo, ogni applauso, ogni sostegno proviene da questa platea che incarna il riflesso delle tue passioni, dei tuoi sogni e delle tue speranze.

E poi ci sei tu, con il cuore che batte forte e una sola scelta da fare, una decisione che solo tu puoi compiere in questo momento.

Quando ti trovi dietro al sipario che sta per aprirsi, cosa desideri fare veramente: scegli di prendere il centro della scena deciso a brillare e a guidare il corso della tua vita, oppure preferisci restare in secondo piano, lasciando che gli altri determinino il tuo destino?

Protagonista vs. comparsa

Nell’ambito della ricerca del benessere e della felicità, la scelta tra assumere il ruolo di comparsa o di protagonista della propria vita richiede un’accurata riflessione sul copione che si desidera scrivere per se stessi.

Essere comparse implica uno stato di passività di fronte agli eventi, con una percezione di distacco dal controllo della propria esistenza.

Al contrario sposare il ruolo di attori protagonisti richiede il coraggio di prendersi la piena responsabilità delle proprie azioni e delle proprie scelte.

Il passaggio dall’essere comparsa a protagonista presuppone l’essere pronti ad esplorare la verità autentica che risiede dentro di sé e ad agire di conseguenza, in coerenza con i propri valori e obiettivi.

Il protagonista

La parola Protagonista deriva dal greco πρωταγωνιστής, comp. di πρῶτος «primo» e ἀγωνιστής «lottatore, combattente». Con riferimento al teatro classico, il protagonista era l’attore che sosteneva sulla scena la parte del personaggio principale. Per estensione, è colui che ha la parte principale, un ruolo di primo piano nelle vicende della vita reale (Vocabolario Treccani).

Nella trama avvincente della vita il protagonista sceglie di combattere e la sua lotta non è soltanto un atto di resistenza contro le avversità esterne, ma anche una sfida interiore per superare paure e incertezze e per trasformare i suoi sogni in realtà tangibili.

Essere in contatto con i propri sogni libera energia, entusiasmo, passione per la vita. L’essenziale è scoprire il proprio sè ideale, la persona che si vorrebbe essere, ciò che si vuole ottenere nella vita e nel lavoro. Per sviluppare quell’immagine ideale è necessaria una profonda introspezione che giunga fino a livello viscerale. Nel momento in cui ci appassioniamo improvvisamente alle possibilità che la vita ha in serbo per noi sappiamo di essere entrati in contatto con quell’ideale. (Daniel Goleman)

L’essere protagonisti costituisce un ambito essenziale per la felicità e il benessere individuale e implica un atteggiamento propositivo nei confronti della vita, in cui non viene attribuita ad altri la responsabilità dei propri stati emotivi e ci si impegna attivamente per diventare gli agenti del cambiamento necessario al soddisfacimento dei propri bisogni.

Prendersi la responsabilità personale per il proprio benessere costituisce un passo determinante nella ricerca della felicità e comporta il riconoscimento della propria individualità e capacità di influenzare eventi e dinamiche della propria vita.

Essere protagonisti significa intraprendere un percorso di consapevolezza e di ricerca interiore finalizzato a trovare le proprie modalità di raggiungere equilibrio e benessere interiore, indipendentemente dalle influenze dell’ambiente circostante.

Significa prendersi cura di sè, adottare una posizione attiva nel processo decisionale e nel delineare il proprio percorso esistenziale, scegliendo consapevolmente la propria strada anziché permettere ad altri di determinarla.

Assumere il ruolo principale nelle proprie vite vuol dire essere preparati e capaci di

prendere il centro della scena attraverso l’azione.

La differenza fondamentale tra essere comparse e protagonisti risiede proprio nell’atteggiamento verso l’azione: mentre il primo la accoglie come strumento per il cambiamento e il progresso, la seconda tende ad esitare e ad essere passiva di fronte alle sfide della vita.

L’azione, dunque, è il cuore del processo del diventare protagonisti della propria vita e non è semplicemente un atto isolato: è un processo continuo e dinamico che richiede disciplina, determinazione e resilienza. È attraverso il costante fluire delle proprie azioni che prendono vita le proprie aspirazioni e vengono trasformati i propri sogni in realtà tangibili. È attraverso l’azione diligente e costante che ci si può liberare dalle catene della passività e divenire i veri artefici della propria vita.

L’evoluzione da comparsa a protagonista richiede consapevolezza, impegno e coraggio di agire nonostante le difficoltà.

La comparsa

Nel linguaggio teatrale e cinematografico, ma divenuto ormai di uso comune, sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, senza prendere la parola, sotto la direzione di un capo comparsa; anche, attore al quale occasionalmente è affidata una parte di minima importanza. In senso figurato, fare da comparsa esser presente senza prendere parte attiva (Vocabolario Treccani).

Essere comparse della propria vita rappresenta un’esperienza di esistenza vissuta senza una consapevolezza approfondita di sé stessi, dei propri obiettivi e potenzialità. È come attraversare la propria vita in uno stato di incertezza e confusione, senza una bussola interiore che guidi azioni e decisioni, è andare a tentoni muovendosi nel buio, senza una chiara comprensione di chi si è veramente. La mancanza di consapevolezza dei propri desideri e di ciò che rende veramente felici e appagati può portare a una vita priva di soddisfazione. Senza una chiara comprensione delle proprie aspirazioni, dei propri talenti e punti di forza, si può finire per perseguire obiettivi che non portano vera gioia e realizzazione personale.

Inoltre, senza conoscere i propri limiti e punti di debolezza, si corre il rischio di intraprendere percorsi che possono portare a frustrazione e insuccesso. Capire i propri limiti permette di gestire le aspettative e di concentrare le energie su obiettivi realistici e realizzabili.

Infine, la mancanza di un piano chiaro per il raggiungimento dei propri obiettivi può condurre a un senso di smarrimento e mancanza di direzione. Senza una mappa per il futuro si rischia di fluttuare senza uno scopo definito, perdendo di vista ciò che è realmente importante e significativo per sè.

Essere comparse implica una sorta di rinuncia al controllo e alla responsabilità personale, affidando decisioni, direzione e significato della propria esistenza ad altre persone o a circostanze esterne.

Ciò comporta diverse conseguenze. In primo luogo, si diventa dipendenti dagli altri e dalle loro opinioni e ciò può portare a una sensazione di mancanza di potere sulla vita, di insoddisfazione e smarrimento.

In secondo luogo, si viene influenzati in modo significativo dai giudizi e dalle aspettative degli altri, mettendo da parte la propria autenticità per essere accettati, approvati, amati dagli altri. Ciò può comportare una perdita di contatto con la propria identità personale e una mancanza di armonia tra ciò che si è e ciò che si mostra al mondo esterno.

Inoltre, si tende a lasciarsi trasportare dagli eventi e dalle circostanze senza prendere un ruolo attivo nel plasmare il proprio destino.

Infine, essere comparse della propria vita implica una mancanza di presa di responsabilità per il proprio benessere e la propria felicità, aspettandosi che siano gli altri a fornire direzione e significato della propria esistenza, senza rendersi conto che il vero potere di trasformazione e realizzazione risiede dentro di se stessi.

Cambi di prospettiva

Cosa può portare ad assumere il ruolo di comparsa?

Quali sono i blocchi e i limiti al passaggio al ruolo di protagonista?

Quali cambi positivi di prospettiva possono permettere di trasformare ciò che limita e blocca in spinte al cambiamento e alla realizzazione personale, aprendo la strada a una vita vissuta con fiducia, determinazione e autenticità?

Il ricoprire il ruolo di comparsa può essere influenzato da fattori connessi tra loro, derivanti da esperienze personali, credenze interiori, contesti socio-culturali e dinamiche relazionali.

  1. Bassa autostima e mancanza di fiducia in sé stessi possono limitare la percezione di sé e delle proprie capacità personali portando a sentirsi inadeguati o incapaci di prendere il controllo delle proprie vite, preferendo adottare un ruolo

Per superare questo ostacolo è essenziale lavorare sulla fiducia in sé stessi

attraverso l’auto-empowerment e l’accettazione di sé.

Analizzando tali ostacoli sotto una lente positiva possono essere considerati come opportunità di crescita personale e di sviluppo aprendo la strada a nuove possibilità di auto-esplorazione e a una visione più equilibrata e amorevole di sé. Possono fungere da motivazione per intraprendere azioni concrete volte a migliorare la percezione di sé e a sviluppare una maggiore fiducia personale, spingendo a cercare approcci, strategie e risorse per affrontare i propri limiti e superarli.

Prendere consapevolezza dei propri pensieri, sentimenti e comportamenti Riformulare i propri pensieri negativi con affermazioni positive e potenzianti Riconoscere successi e qualità uniche anziché concentrarsi sui propri difetti Accettarsi per quello che si è con le proprie imperfezioni, i limiti, le esperienze passate, i fallimenti e comprendere che la perfezione non esiste

Celebrare i successi, anche i più piccoli, tenendo traccia dei progressi e delle realizzazioni

Dedicare del tempo ai propri interessi e coltivare le passioni

Trattare se stessi con gentilezza e compassione, accettando errori e debolezze senza giudizio e imparando a perdonarsi

Affrontare nuove prove e sfidarsi ad uscire dalla zona di comfort attraversando le paure e superando gli ostacoli.

I suindicati sono tutti strumenti per potenziare autostima e fiducia in se stessi verso un cambiamento positivo nella percezione di sé, nella consapevolezza riguardo alla persona straordinaria che si è oggi, al fine di promuovere un cambio di prospettiva per un percorso di trasformazione personale.

  1. Le Aspettative esterne possono influenzare scelte e comportamenti spingendo a conformarsi agli standard e ai condizionamenti degli altri anziché seguire i propri valori e desideri interiori, portando alla rinuncia al proprio potere decisionale. E’ indispensabile dedicarsi al rafforzamento dell’autenticità e dell’indipendenza personale, incoraggiandosi a seguire le proprie passioni e ciò che realmente motiva, indipendentemente da ciò che il mondo esterno si

Tali aspettative possono essere guardate con una prospettiva positiva quando sono reinterpretate come fonte di nuovi apprendimenti e consapevolezze di sé: riflettere sulle aspettative che gli altri hanno nei propri confronti per identificare quali di queste siano realistiche, significative per sé e allineate a valori e obiettivi personali; definire i propri valori personali e ciò che è veramente importante per sè al fine di riconoscere quali aspettative siano in armonia con essi; allenarsi alla gestione delle aspettative altrui comunicando chiaramente i propri limiti e desideri e imparando a stabilire confini per mantenere relazioni autentiche.

  1. La mancanza di obiettivi chiari e motivazioni interne può privare della direzione e del vero scopo nella vita. Determinante è focalizzarsi sulla definizione di obiettivi personali significativi e sulla ricerca di motivazioni che trovino la propria fonte nell’interiorità dell’individuo, nei suoi valori personali, passioni e

Tale mancanza può essere vista in chiave positiva come invito ad esplorare nuove direzioni, a sperimentare e scoprire ciò che veramente ispira e rende felici, guidati dalla propria visione unica della vita.

Chiedersi quali siano le proprie passioni, interessi e aspirazioni più profonde

Fissare obiettivi SMART allineati con ciò che si desidera raggiungere e che riflettano valori e aspirazioni

Visualizzare il successo immaginando le sensazioni provate in quel momento Suddividere gli obiettivi in passi più piccoli e azioni concrete da intraprendere quotidianamente per avvicinarsi al proprio scopo

Praticare autodisciplina e impegno Riconoscere le piccole vittorie lungo il percorso

Coltivare una mentalità positiva e ottimista verso se stessi e le proprie capacità. Queste sono tutte pratiche che possono essere utilizzate durante il viaggio verso l’identificazione delle proprie motivazioni profonde e il conseguimento dei propri obiettivi.

Riconoscere

Per diventare osservatori consapevoli dei momenti in cui si assume il ruolo di comparsa è possibile utilizzare diversi strumenti: mantenere una pratica di consapevolezza, come la meditazione o il journaling riflettere su azioni e circostanze che portano a comportarsi passivamente e chiedersi quali sono le paure, insicurezze, convinzioni limitanti che alimentano questo atteggiamento individuare i pattern ricorrenti nei propri comportamenti e reazioni e adottare strategie per affrontarli in modo più attivo assumere il controllo delle proprie decisioni, stabilire obiettivi chiari e perseguirli con determinazione e con il sostegno della propria rete di supporto.

Come si diventa protagonista della propria vita?

Diventare protagonisti della propria vita è un processo graduale e un percorso affascinante.

La prima domanda da porsi è: cosa mi rende davvero felice?

Da questa domanda e dalle risposte che ne verranno fuori inizia un cammino di auto- scoperta dentro se stessi, di consapevolezza, profonda comprensione di sè, dei propri valori, punti di forza, talenti, bisogni, priorità.

E’ un viaggio per riconnettersi con la propria essenza e con i propri sogni. Ascoltarsi profondamente è la chiave per darsi una risposta pura e autentica.

Percorsi di Coaching, pratiche di meditazione e di respirazione, test di valutazione e conoscitivi, esercizi di scrittura, spazi di introspezione, routine di benessere: sono tutti alleati che possono essere attivati per rispondere alla domanda “Cosa mi rende davvero felice?” e per continuare, ben supportati, il viaggio personale di esplorazione interiore con pianificazione di passi e azioni da intraprendere per concretizzare i propri obiettivi di felicità.

Chi sceglie di essere protagonista della propria vita sceglie di focalizzarsi sulla propria passione, sul sogno che vuole realizzare; sceglie di attraversare le paure e gestire difficoltà, sfide e ostacoli come opportunità preziose, cade e si rialza tenendo sempre presente la fiamma che lo rende davvero felice e la sua promessa: sii fedele a te stesso e “Divieni ciò che sei1 .

Coaching, consapevolezza e creatività

Utilizzando una combinazione di pratiche, strumenti e approcci, i Coaches possono supportare i Clienti nel raggiungimento di una maggiore consapevolezza di sé, consentendo loro di identificare passioni, punti di forza e obiettivi per entrare in contatto con la loro felicità e senso della propria vita e sviluppare competenze e risorse necessarie per realizzarli e diventare protagonisti del loro viaggio di vita.

La fase delle Opzioni del modello Grow di John Whitmore mira a generare una vasta gamma di alternative e in questa fase, la quantità delle opzioni è prioritaria sulla qualità e sulla fattibilità, poiché stimola la creatività e permette di selezionare le azioni più appropriate.

1 La citazione “Divieni ciò che sei”, tratta da un’ode di Pindaro, compare frequentemente nei testi di Nietzsche con uno scopo ben definito: è un monito rivolto sia a sé stesso che ai lettori delle sue opere, un invito a realizzare pienamente la propria essenza. Fondato su una concezione organica dell’essere umano, che considera corpo, anima e intelletto interconnessi, e consapevole dell’unicità irripetibile di ciascun individuo, Nietzsche identifica nel processo di auto-realizzazione creativa il compito fondamentale di ogni persona. Questo processo richiede un’esplorazione attiva delle proprie inclinazioni, dei bisogni fisici e spirituali, nonché delle potenzialità e delle risorse personali attraverso una sperimentazione concreta.

Il ruolo del Coach è quello di favorire l’emergere di molteplici opzioni, creando un ambiente sicuro in cui il cliente si senta libero di esprimere idee e pensieri senza la paura di essere giudicato.

Lavorare per espandere la creatività è essenziale. Domande come “Cosa faresti se fossi il leader (della tua vita)?” o “Pensa alla persona che più ammiri come leader (della sua vita). Cosa farebbe?” incoraggiano il cliente a pensare in modo più creativo. Inoltre, riflettere sulle qualità del proprio eroe preferito chiedendo “Come affronterebbe questa situazione?” può facilitare la connessione del cliente ai suoi punti di forza interiori.

Infine una tecnica efficace nel processo di creatività consiste nel chiedere al cliente di creare una metafora per l’argomento o la situazione che desidera risolvere e poi esplorarla in profondità per valutare se possa fornire soluzioni utili al raggiungimento del suo obiettivo.

Riflessioni

  • Quali sono i tuoi sogni più profondi e cosa ti impedisce di perseguirli con determinazione?
  • Immagina il tuo sé ideale, quello che hai sempre desiderato essere. Quali sono le azioni concrete che puoi intraprendere oggi per avvicinarti a questo obiettivo?
  • Quali sono le tue più grandi paure o blocchi interiori che ti impediscono di agire come protagonista della tua vita?
  • Guardando alla tua vita attuale, quali sono i cambiamenti che desideri apportare per sentirsi più autentico e fedele a te stesso?
  • Quali sono le tue convinzioni limitanti o auto-sabotanti e come puoi trasformarle in pensieri più positivi e costruttivi?
  • Quali sono le tue risorse personali, i tuoi punti di forza e le tue esperienze passate che puoi utilizzare per guidare il tuo cammino?
  • Immagina di guardare alla tua vita tra cinque o dieci anni. Cosa vorresti che questa visione riflettesse e quali passi puoi compiere oggi per avvicinarti ad essa?
  • Quali sono le piccole azioni quotidiane che puoi intraprendere per rafforzare amore e rispetto nei tuoi confronti?
 

Riferimenti

Testi
Essere leader. Guidare gli altri grazie all’intelligenza emotiva di Daniel Goleman, BUR Rizzoli leadership, 2023
Coaching: Come risvegliare il potenziale umano nella vita professionale e personale di John Whitmore, Unicomunicazione, 2023
Divieni ciò che sei. Pensieri sul coraggio di essere se stessi di Friedrich Nietzsche, Marinotti, 2006
Siti web
Moduli ICA https://learnsite.icacoach.com/italian-campus/certified-program/
ChatGPT https://chat.openai.com/

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